Nespresso investe su sostenibilità e design
Maggio 5, 2021We won the Product of the Year Award at this year’s Café Business Expo in London
Ottobre 13, 2023
Il mercato del caffè porzionato è alla ricerca di nuove soluzioni per rendere le capsule “compatibili” con le politiche di protezione dell’ambiente, limitando l’impatto e creando nuovi sistemi di differenziazione
Con il sistema di separazione ideato da Wstar, oggi presente anche nel Nespresso concept store di Bluewater, a Londra, dopo l’esordio lo scorso Marzo a Vienna, la capsula viene gestita dal cliente, che la porta presso lo shop, la riversa nella macchina e ne vede immediatamente il risultato, ossia la capsula vuota ed il caffè separato da essa.
L’impatto visivo, unito alla consapevolezza di aver fatto una “cosa giusta” per l’ambiente, motiva il cliente consumatore di capsule a considerare il brand come “sensibile” e attento alle esigenze di “buona gestione” dei comportamenti virtuosi e “green”. Questo effetto genera un ritorno in termini di marketing non indifferente.
“Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare l’intera catena di vendita, sia nel settore retail che GDO, all’utilizzo sistematico del nostro sistema”, afferma Stefano Ceccarelli, amministratore di Wstar.
“Sono sempre più numerose le richieste da parte del mercato, specie dal Nord e centro Italia. Ci attendiamo, a breve, l’interesse di operatori del Sud Italia” conclude Ceccarelli.
Wstar tuttavia guarda anche il mercato estero e dialoga con i big player del settore come, ad esempio una nota, società multibrand brasiliana. La sensibilità dei clienti di caffè porzionato è in aumento e la diffusione di sistemi virtuosi ed efficaci è l’unica risposta possibile.
Con l’apertura del nuovo concept store Nespresso nel centro commerciale di Bluewater, la macchina separacapsule Wstar arriva a Londra
Il mercato del caffè porzionato è alla ricerca di nuove soluzioni per rendere le capsule “compatibili” con le politiche di protezione dell’ambiente, limitando l’impatto e creando nuovi sistemi di differenziazione. Le capsule bio compatibili sono sicuramente una risposta, ma la loro tenuta in termini di aroma e lo scarso approvvigionamento di materiale biodegradabile per la fabbricazione delle capsule, spinge il mercato verso forme di standardizzazione del prodotto, con una sempre più netta distinzione tra capsule di solo alluminio e capsule di sola plastica.
“Siamo convinti” afferma Paolo Costantini, Direttore di Wstar, “che la strada intrapresa, ossia rendere visibile e direttamente gestibile dal cliente la corretta gestione delle capsule di caffè usate, sia la forma più “eco sostenibile” per mantenere il mercato ai livelli auspicati e per incrementare le vendite di capsule di caffè”.
Con il sistema di separazione ideato da Wstar, oggi presente anche nel Nespresso concept store di Bluewater, a Londra, dopo l’esordio lo scorso Marzo a Vienna, la capsula viene gestita dal cliente, che la porta presso lo shop, la riversa nella macchina e ne vede immediatamente il risultato, ossia la capsula vuota ed il caffè separato da essa.
L’impatto visivo, unito alla consapevolezza di aver fatto una “cosa giusta” per l’ambiente, motiva il cliente consumatore di capsule a considerare il brand come “sensibile” e attento alle esigenze di “buona gestione” dei comportamenti virtuosi e “green”. Questo effetto genera un ritorno in termini di marketing non indifferente
“Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare l’intera catena di vendita, sia nel settore retail che GDO, all’utilizzo sistematico del nostro sistema”, afferma Stefano Ceccarelli, amministratore di Wstar.
“Sono sempre più numerose le richieste da parte del mercato, specie dal Nord e centro Italia. Ci attendiamo, a breve, l’interesse di operatori del Sud Italia” conclude Ceccarelli.
Wstar tuttavia guarda anche il mercato estero e dialoga con i big player del settore come, ad esempio una nota, società multibrand brasiliana. La sensibilità dei clienti di caffè porzionato è in aumento e la diffusione di sistemi virtuosi ed efficaci è l’unica risposta possibile.